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Al fuoco, al fuoco!

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Alfuoco2

Piccolo riassunto per i nuovi, per chi non si è mai letto i post più antichi – sei anni sul web sono antichità vera – o per chi, come Tenco, non ha “niente di meglio da fare” e sopratuttto per chi vuole farsi due risate sulla mia sfiga cosmica. Si può dire sfiga o siamo in fascia protetta?

C’è stata un’epoca in cui non avevo un blog ma ero sempre e comunque appassionata di vicende reali e si sa, i matrimoni per noi aficionados di teste coronate sono un momento di grande eccitazione: si rivedono gioielli dimenticati (la tiara indossata da Kate per esempio era un secolo che The Queen non la tirava fuori dal forziere di Buckingham Palace), prozii e cugini di quarto grado escono in massa dalle case di riposo per scolare champagne aggratis e spesso dimenticano la naftalina nelle tasche del tight. Su nel grande Nord si spolverano i diademi e la regina titolare procede alla distribuzione fra le parenti sprovviste dell’accessorio. Poi ci sono l’abito da sposa, il giro in carrozza, il bacio al balcone, insomma l’ammmore, quello vero – si spera – che ci piace tanto ed è anche meglio di un film.

Purtroppo però, per motivi non ancora chiariti dalla scienza i royal wedding scatenano sulla mia testa una serie di congiunture cosmiche negative che si manifestano in vario modo. Già le nozze di Carlo e Diana, nel lontano 1981, furono funestate dagli scherzi telefonici del mio, all’epoca, fidanzato diventato ex anche per questo motivo, mentre qualche anno prima mia madre decise di andare alla Standa a fare shopping (un evento) proprio quando in tv si apprestavano a trasmettere la differita del matrimonio di Anna d’Inghilterra e all0ra mica te lo potevi rivedere su Youtube! Ma la vera maledizione di Tutankhamon è iniziata nel 2004: per le nozze di Frederick e Mary di Danimarca mi sono fatta venire la varicella, sono rimasta blindata in casa con mia mamma che mi lasciava la spesa sullo zerbino perché non si ricordava se l’aveva avuta o no, però tutto sommato ero sola e in pace. In onore degli sposi e per dimenticare i commenti di Alba Parietti mi sono fatta due Cuba Libre e ho finito un uovo di cioccolata al latte completamente ricoperto di nocciole (il mio preferito, nel caso aveste la necessità di saperlo).

Due settimane dopo per il matrimonio più atteso da tutte le royal watchers della mia generazione, io stavo meglio però è accaduto anche di peggio. All’epoca ero il portavoce del Presidente della Provincia di Ancona, incarico a contratto rinnovato ogni sei mesi e quindi lavoravo di sabato, di domenica, di notte. Di sabato, appunto, appena ripresa dalla varicella, il Presidente ha organizzato un tour della Vallesina. Ho visto il matrimonio in differita, registrato da Stefano, non ancora marito ma già attento e premuroso; avete presente guardare la finale dei Mondiali otto ore dopo cercando di non vedere immagini altrove? Per fortuna non era ancora l’era di Facebook e di streaming neanche a parlarne.

Nel 2010 per le prime nozze svedesi della nuova generazione mia madre, la quale aveva deciso di rimuovere il fatto di avere un po’ di diabete e da qualche mese si nutriva solo di gelati e cioccolata, è andata in coma glicemico, quindi perdita dei sensi, situazione tamponata nell’immediato ma poi ambulanza, ricovero, ecc., ecc.

Il massimo però l’ho toccato un anno dopo in occasione delle nozze di William e Kate e chi mi legge da allora se lo ricorda bene perché la mattina del 29 aprile 2011 la farm di Aruba, il server dopo è appoggiato il blog che non è nei Caraibi ma in provincia di Arezzo, è andata in fumo. Si proprio in fumo, c’è stato un incidente, un corto circuito o non so cosa e per circa 12 ore tutti i blog e i siti del loro sistema sono stati bloccati e irraggiungibili, “down” come si dice in gergo. La faccenda si è risolta nel corso della giornata ma tutti i miei lettori e potenziali lettori sono andati in fumo, spariti, volatilizzati perché appunto il blog non era raggiungibile, era come se non fosse mai esistito. A luglio ho pensato bene di cambiare aria grazie anche all’invito della televisione svizzera sono andata a Lugano a commentare il royal wedding monegasco e per fortuna non ci sono stati problemi tranne che io non c’ero. Idem nel 2012 con le nozze lussemburghesi, in quel caso ero a Udine e nonostante il pc e una specie di chiavetta per la connessione non sono riuscita a gestire quasi nulla tranne qualche foto.

Le performances però sono migliorate negli ultimi tempi, il matrimonio di Felixe e Claire del Lussemburgo ad esempio è filato liscio e anche quello di Madeleine e Chris, mentre a Roma per Amedeo di Asburgo-Este c’era anche l’inviato speciale Alex. Vediamo domani, certo mio zio semi invalido, è quasi allettato da tre settimane e sempre più nervoso, ma le badanti ci sono e il turno è coperto quindi incrociamo le dita e aspettiamo la sposa.

ps George è stato battezzato il 23 ottobre 2013, mia mamma se ne è andata il 22 e l’abbiamo salutata il 24. No così tanto per dire…

ps2 precisazione per chi fosse capitato qui del tutto casualmente: domani 13 giugno si sposa a Stoccolma il figlio del re di Svezia http://www.altezzareale.com/2015/06/09/nazioni/svezia/royal-wedding-in-svezia-carl-philip-e-sofia-sposi-sabato-13-giugno/

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Di necessità si fa virtù, dopo vari tentativi sono riuscita a mettere il fumetto in una foto. Questa qua invece è opera di Dora che ringrazio di cuore.

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